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Biancalaura dal kit Andress by Janie de Lange

Da questo splendido e intramontabile kit Andrés, scolpito dalla talentuosa Jenny de Lange nascerà la piccola BiancaLaura, 
Lettera di un eroe‼️
Biancalaura... bambina mia! 
È notte ora. Tutti i guerrieri della mia piccola
fortezza si sono addormentati. Ormai dorme
anche tua madre. Ho rischiato di svegliare i
pulcini dormienti, mentre mi facevo strada verso
questa stanza un po' illuminata. Come sei
lontana da me! Ma possa io diventare cieco se la
tua immagine non è sempre di fronte ai miei
occhi. Il tuo ritratto è qui, sul tavolo ed è anche
qui, vicino al mio cuore. E dove sei tu? Lo so bene
eppure ancora mi pare di udire nel silenzio
notturno i tuoi passi, vedere i tuoi occhi brillare
come stelle nel cielo invernale. Sii bellissima e
danza! Sii una stella e splendi! Ma se
l'ammirazione e la gratitudine del pubblico
dovessero ubriacarti, se l'aroma dei fiori che ti
porgono dovesse darti le vertigini, siediti in un
angolino e leggi la mia lettera, ascolta la voce del
tuo cuore! Io sono tuo padre, Biancalaura! Sono
Andrea. Sai quante notti sono stato seduto a
fianco del tuo lettino, quando eri ancora una
bimba, raccontandoti favole sulla bella
addormentata, sul drago che non dorme mai? 
Molte favole ti ho narrato in quelle lontane notti
ma mai ho potuto narrarti la mia. Eppure anche
quella è interessante. È la favola di un buffone
affamato, che danzava e cantava nei quartieri
poveri per poi raccogliere la carità. Ho conosciuto
la fame, ho sperimentato cosa volesse dire non
avere un tetto sopra la testa. Più importante, ho
patito la terribile pena di un buffone vagabondo
con in petto un oceano di orgoglio, un orgoglio che
veniva profondamente ferito dalle monetine
gettatemi. Eppure sono vivo, dunque non diamoci
ulteriore importanza. Meglio parlare di te.
Biancalaura, nel mondo che tu abiti, non vi sono
solo danze e musica! Ogni tanto prendi la metro
o l'autobus, fatti un giro a piedi e osserva la città.
Presta attenzione alle persone! Guarda le vedove e
gli orfani! Ed almeno una volta al giorno, ripeti a
te stessa "Io sono come loro". Sì, sei una di loro,
bambina mia! E c'è di più. L'arte, prima di dare
all'uomo le ali, per potersi innalzare, solitamente
gli spezza le gambe. E se solo giungerà il giorno,
quando ti sentirai superiore al tuo pubblico, lascia 
subito il palcoscenico. Prendi il primo taxi e fatti
portare là dove tutto è nato. Io lo conosco bene quel
luogo! Lì incontrerai molte danzatrici come te,
anche più belle, aggraziate ed orgogliose. Le
abbaglianti luci del tuo teatro non saranno
nemmeno un ricordo in quei luoghi. Il loro
riflettore è la luna. Osserva con attenzione,
osservale! Non danzano meglio di te? Ammettilo,
bambina mia! Ci sarà sempre chi danza meglio di
te, chi recita meglio di te. E ricorda: nella mia
famiglia non c'è mai stato nessuno tanto
maleducato da offendere un cocchiere o irridere i
poveri seduti sulle rive di un fiume. Io morirò un
giorno, ma tu continuerai a vivere. Vorrei che tu
non conoscessi mai la povertà. Ma ogni volta che
spendi due euro, ricorda a te stessa che la terza
moneta non è per te. Deve appartenere allo
sconosciuto che ne ha bisogno. Non avrai
difficoltà a trovarlo. Bisogna solo avere il
desiderio di vedere questi poveri sconosciuti e ne
incontrerai ovunque. Parlo con te di denaro,
avendo conosciuto il suo diabolico potere. Ho 
passato non poco tempo al circo. Mi sono sempre
preoccupato tanto per i funamboli. Ma devo dirti
che le persone cadono ben più spesso sulla nuda
terra, di quanto non facciano i funamboli dalla
fune malferma. Forse, durante una delle serate di
gala, sarai accecata dal luccichio di un qualche
diamante. Da quel preciso istante, diventerà per te
una pericolosa fune e non potrai più evitare di
cadere. Non vendere il tuo cuore per l'oro e i gioielli.
Sappi che il diamante più grande è il sole. Esso,
per fortuna, splende per tutti. E quando giungerà
per te il tempo di amare, ama quella persona con
tutta te stessa. Il tuo lavoro è difficile, lo so. Il tuo
corpo è coperto solo da un drappo di seta. Per amore
dell'arte si può uscire in scena anche nudi ma è
necessario rientrare tra le quinte non solo vestiti
ma anche più puliti. Io sono vecchio e, forse, queste
mie parole ti sembrano buffe. Eppure, secondo me,
il tuo nudo corpo deve appartenere a chi amerà la
tua nuda anima. Voglio che tu sia l'ultima tra le
persone che diventeranno sudditi dell'isola dei
nudi. So che i padri ed i figli combattono 
un'eterna lotta. Combatti con me, con il mio
pensiero, bambina mia. 
Non mi piacciono i figli
sottomessi. 
E finché ancora dai miei occhi non
sono sgorgate lacrime su questa lettera, voglio
credere che questa notte sia una notte di miracoli.
Vorrei che accadesse una meraviglia e che tu
comprendessi davvero cosa ho voluto dirti. Papà è
già invecchiato, Biancalaura. Prima o poi, al posto
del candido abito da scena, dovrai vestire a lutto,
per venire alla mia tomba. 
Non voglio ora
intristirti.
 Solo, ogni tanto, guardati allo
specchio; vi troverai i miei lineamenti. 
Nelle tue
vene è il mio sangue. 
Anche quando il sangue
delle mie vene sarà freddo, voglio che tu non
dimentichi tuo padre Andrea. 
Non sono stato un
santo ma mi sono sempre impegnato ad essere un
uomo.
 Impegnati anche tu. 
Vi ho voluto e vi voglio
un sacco di bene a te e alla mamma.
Ti bacio, Biancalaura.
Tuo, papà.